I dati dello scorso dicembre mostrano come le vendite di auto elettriche in Italia sono addoppiate rispetto allo stesso periodo del 2017. Nonostante ciò, il nostro Paese è ancora molto indietro rispetto agli altri Stati europei, per quanto riguarda la mobilità sostenibile. Ed è proprio in questa direzione che si muovono le novità tecnologiche attivate in questi ultimi mesi: aumentare la diffusione delle auto elettriche e ampliare la rete di infrastrutture di ricarica sul territorio. Vediamo insieme di che cosa si tratta.
1) Detrazione 50% per colonnine di ricarica elettrica
Da marzo 2019 e fino a dicembre 2021 è possibile usufruire della detrazione del 50% sulle spese sostenute per l'acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica per veicoli alimentati ad energia elettrica, inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kW.
Come per le altre detrazioni fiscali, anche in questo caso il rimborso avverrà in dieci quote annuali di pari importo e sarà calcolato su un ammontare complessivo non superiore a 3.000 euro.
Considerando che il costo medio di una colonnina di ricarica residenziale (inclusa l'installazione) come la Eve Mini di Viessmann è di circa 3.000€, puoi detrarre facilmente metà della spesa dall'IRPEF dovuta in dichiarazione dei redditi.
Per accedere all’agevolazione le infrastrutture di ricarica devono essere dotate di uno o più punti di ricarica di potenza standard non accessibili al pubblico. Ciò significa che sono agevolate le colonnine poste a servizio di condomini o delle singole abitazioni.
A questa detrazione fiscale dello Stato vanno a sommarsi varie iniziative economiche previste dai singoli Comuni e dalle stesse cause automobilistiche, che prevedono sconti e agevolazioni per chi rottama la vecchia auto sostituendola con un'auto elettrica.
2) Obbligo punti di ricarica elettrica per i nuovi edifici
Per incentivare ancora di più l'installazione di punti di ricarica a uso privato, e di conseguenza, spingere sempre più famiglie ad acquistare un'auto elettrica, dal 1° gennaio 2018 c'è una nuova normativa sull'edilizia. I nuovi edifici, per poter disporre del titolo abitativo, sono obbligati a predisporre infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli per almeno il 20% degli spazi a parcheggio e box auto totali.
Secondo il D. Lgs. 257/2016 rientrano nell'obbligo:
- Gli edifici non residenziali, di nuova costruzione, con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e relativi interventi di ristrutturazione profonda
- Gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e i relativi interventi di ristrutturazione profonda
- Unica eccezione: per i permessi di costruire presentati entro il 10 marzo 2021, se si rischia di compromettere la stabilità della rete locale o se il costo delle installazioni di ricarica e di canalizzazione superi il 7% del costo totale della ristrutturazione importante dell’edificio
Tale scelta ha lo scopo di semplificare e incentivare l'installazione delle infrastrutture di ricarica così da favorire la diffusione della mobilità sostenibile, secondo quanto stabilito dalla direttiva 2018/844/UE in materia di prestazione energetica nell’edilizia.
3) Auto ibride ed elettriche anche nelle aree pedonali
Tra le novità della Legge di Bilancio 2019 riguardanti la mobilità sostenibile c'è la possibilità, per auto ibride ed elettriche, di circolare nelle aree pedonali e a traffico limitato.
Il comma 103 della Legge di Bilancio ha previsto l'inserimento, dopo il comma 9 del Dlgs 285/1992 che regola la circolazione nei centri abitati, di un comma 9-bis che recita:
«9-bis. Nel delimitare le zone di cui al comma 9 i comuni consentono, in ogni caso, l’accesso libero a tali zone ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida»
Ciò significa che nelle aree pedonali e nelle zone a traffico limitato, delimitate dalle amministrazioni locali per contenere gli effetti del traffico sulla sicurezza della circolazione, sulla salute, sull’ordine pubblico, sul patrimonio ambientale e culturale e sul territorio, le auto alimentate a energia elettrica possono circolare liberamente, sempre.
4) Un'applicazione per segnalare i punti di ricarica
Al momento in Italia vengono vendute più auto ibride rispetto ai veicoli esclusivamente elettrici. La motivazione è di natura economica - i veicoli ibridi hanno costi più bassi rispetto alle auto elettriche - ma anche pratica, in quanto a oggi gli e-driver non possono ancora contare su una rete capillare di colonnine di ricarica sul territorio.
Tale situazione è però destinata a migliorare. Entro il 2020 l'Italia punta ad avere 13.000 punti di ricarica accelerata e 6.000 stazioni di ricarica ultra-veloce.
Come trovare quella più vicina a te, mentre stai guidando?
Grazie ad app per smartphone e tablet che indicano ai guidatori di veicoli elettrici gli strumenti di ricarica disponibili nelle vicinanze.
5) Diminuzione del costo delle batterie dei veicoli elettrici
Quello che attualmente sembra frenare la diffusione di auto elettriche nel nostro paese è appunto il costo. I veicoli alimentati a energia elettrica sono dotati di batterie di ricarica che, ad oggi, rappresentano una voce di spesa significativa. Tuttavia il prezzo delle batterie sembra destinato a diminuire nei prossimi anni, con una crescita significativa nei livelli di efficienza e durata. Questi due elementi renderanno i veicoli elettrici ancora più appetibili.
6) Sfruttare l'impianto fotovoltaico per ricaricare l'auto gratis
Se hai già un impianto fotovoltaico puoi utilizzare l'energia elettrica prodotta dai pannelli per fare il pieno alla tua auto, in maniera completamente gratuita e sostenibile. Puoi ricaricare l'auto di giorno, sfruttando l'autoconsumo diretto, oppure di sera, se hai un impianto con batterie di accumulo che ti permette di immagazzinare il surplus di elettricità prodotta nelle ore centrali della giornata.
In entrambi i casi ricaricare l'auto ti costerà molto meno, rispetto agli altri guidatori: praticamente zero. E potrai beneficiare dell'energia auto-prodotta dall'impianto per far funzionare anche le luci e gli elettrodomestici in casa, compresa la pompa di calore per la climatizzazione invernale ed estiva.
Non hai ancora installato un impianto fotovoltaico? Se lo fai entro il 31 dicembre 2019 puoi approfittare delle detrazioni fiscali e pagarlo la metà!
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